giovedì 7 febbraio 2013

Perché studiare? Tanta fatica per cosa?? E la voglia dove la trovo???

Molte molte molte persone (troppe!)si dedicano allo studio solamente perché sono obbligate dai genitori, perché pensano che troveranno più facilmente un impiego o perché pensano che sia una strada che porti a uno stile di vita sui canoni dell' Età dell'oro. Mi duole deludere le aspettative di questa affollata fascia di illusi, ma lo studio nella stragrande maggioranza dei casi non porta a niente di tutto questo. Tanto per cominciare al mondo attualmente ci sono più disoccupati laureati che individui possedenti la licenza media. Grande stupidaggine è credere che, una volta che si ha tra le mani una laurea o un diploma, sia tutta una discesa che porta alla ricchezza; basta pensare ai giovani ricercatori italiani sottopagati e ben lontani dagli scienziati che vorrebbero essere, in quanto privati dei fondi necessari per una sperimentazione ottimale. Coloro che studiano solamente perché si trovano un fucile puntato alla nuca, sappiano che non impareranno mai nulla e molto probabilmente non andranno da nessuna parte! 
Lo studio, quello vero, è un'attività che coinvolge tutti noi stessi. Non è appropriato associare lo studio alla scuola, perché     molte volte esso non è spinto dal nostro interesse o dal nostro desiderio di conoscenza. Personalmente preferisco riferire a questo vocabolo un'etica basata sulla conoscenza di sé e degli altri, sull'ampliamento delle nostre facoltà conoscitive e intellettive, portato al limite esclusivamente dalla necessità intrinseca all'uomo  di giungere alla "verità".
Si studia per noi stessi, per darci la possibilità di migliorare a proposito dei più svariati ambiti della vita umana. Un lume dentro noi stessi ci spinge ad appropriarci della torcia della sapienza, quella lucina è ciò che è in grado di renderci diversi, e se non l'avete ancora trovata sono possibili due ipotesi: siete ancora troppo giovani e immaturi o mettetevi pur comodi nel vostro ozio perché non la troverete mai.
Eraclito, grande filosofo, diceva che i confini dell'anima sono posti all'infinito; non arriverai mai una barriera che non riuscirai a scavalcare con l'ausilio di adeguati mezzi di ricerca. Ci credi davvero?! Sta a te scoprirlo!!